Il Duo con Renato Salani


Pisa - Anfiteatro


Paris - Maison Argentine


Firenze - Palazzo Panciatichi Consiglio Regione Toscana



La fusione tra la musica indigena locale con quella africana (portata dal traffico di schiavi) e quella europea (soprattutto spagnola e portoghese), ha generato, già nei secoli scorsi la MUSICA DEL CONTINENTE AMERICANO, ispirata principalmente ai canti ed alle danze del folklore popolare ma che non trascura un linguaggio più libero, aperto anche alle tecniche compositive di avanguardia ed al virtuosismo strumentale.


Laura Helman, argentina, e Bárbara Salani, venezuelana, offrono al pubblico il frutto del loro lavoro di ricerca e rivalutazione di questo originale repertorio: i paesaggi sonori tipici delle Pampas, delle Ande, del Caribe del Amazonas rivisitati dai grandi compositori americani, rendono l'ascolto accattivante per l'energia ritmica e melodica di una musica colta imbevuta di tradizioni e radici etnologiche.


Nell'andamento dei tipici valzer venezuelani "Misterios del Corazón" di Federico Villena e "Bucles de Oro" dei fratelli Marcano-Centeno, ritroviamo un aria addirittura viennese, mentre nella "Fantasía Venezolana" di Renato Salani (San Simón 1922), i tamburi delle miniere di carbone di Barlovento (quelli che accompagnavano gli schiavi che vi lavoravano nelle loro fatiche), e lo scatenato "Joropo" di "Alma Llanera" (quasi un inno nazionale per i venezuelani), ci ricordano che siamo in un paesaggio tropicale.


Altre le atmosfere nostalgiche argentine: sia quelle rurali , del gaucho solitario nella Pampa, dipinte da Alberto Ginastera (Buenos Aires 1916-Ginevra 1983), sia quelle metropolitane de “Le Stagioni di Buenos Aires” di Astor Piazzolla (Mar del Plata 1921-Buenos Aires 1992), nelle quali chiaramente percepiamo il chiasso ed i clacsons ma anche le tristezze della grande città, che diventano totale struggimento in “Adiòs Nonino”, ultimo saluto alla morte del padre .


Un classico del grande Osvaldo Pugliese (Buenos Aires 1905-1995) è perfino nel titolo, "La Yumba", un omaggio onomatopeico agli accenti sensuali del Tango, ma “La Cumparsita” di Gerardo Matos Rodriguez (Montevideo 1897-1948)e l’ ”Homenaje a Mariano Mores” , pot-pourri di tanghi e milonghe di Mariano Mores (Buenos Aires 1922 ) nelle versioni per duo pianistico di Renato Salani soddisfano ogni desiderio di sentire il Tango Argentino in tutta la sua ritmica pienezza.


Heitor Villa-Lobos (Rio de Janeiro 1887-1959) e Francisco Mignone (San Paolo 1897-?), capostipiti della musica "colta" brasiliana contemporanea, trovano ispirazione e coinvolgimento nei ritmi dell'Amazonas di “A folia di um bloco infantil” e nel Brasile carnevalaro della “Congada”, trascinando spiritosamente interpreti e ascoltatori.


Evidente l'influenza spagnolo - gitana nella "Malagueña" del cubano Ernesto Lecuona (Guanabacoa 1896-Canarie 1963) mentre Arthur Benjamin (Sydney 1893-Londra 1960), ci offre invece un raffinato esempio di Rumba Jamaicana, danza tipica delle "Antillas", nata negli anni '30 per essere ballata in tutto il mondo.


La mitica "Rhapsody in Blue" di George Gershwin (New York 1898-Hollywood 1937) eseguita dal Duo Helman-Salani non ci fa mancare gli effetti orchestrali e puramente jazzistici.


Il Duo propone inoltre melodie popolari americane conosciute in tutto il mondo: tanghi, valzer e canzoni che con i loro inconfondibili motivi avvicinano ancora di più continenti e generazioni.
 

DUO HELMAN SALANI

E-mail: piano@duohelmansalani.com   

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